Con la grande tradizione classica greco-romana, anche le conoscenze scientifiche e le riflessioni filosofiche del mondo arabo, si sa, hanno concorso alla formazione della cultura medievale europea, caratterizzata in modo determinante dallo sviluppo del pensiero cristiano.
Al di là di riferimenti particolari, relativi alla concezione geografico-astronomica o per esempio al fenomeno delle Crociate (vedi Cacciaguida), taluni studiosi hanno visto nella Divina Commedia prove o tracce evidenti dell’influenza di tradizioni e opere religiose islamiche: “prove” accolte con estrema cautela, con diffidenza e spesso con scetticismo, dalla più gran parte della critica dantesca.
Tuttavia, indagini recenti (vedi Maria Corti) sulla leggenda del viaggio di Ulisse, il folle volo di Inferno XXVI, hanno riaperto in certo modo la questione, “affascinante capitolo di storia della cultura medievale” – ha scritto l’arabista F. Gabrieli -, oltre che “della biografia intellettuale e dell’arte di Dante”.
Di questo si occuperanno Don Andrea Valiero e il Prof. Antonio Lodo venerdì 26 novembre alle ore 21 presso la Chiesa di San Bartolomeo Apostolo a Rovigo durante l’incontro Dante, l’Oriente e la Terra Santa. Gli interventi saranno accompagnati dall’arpa di Irene Pengo.
Si consiglia di arrivare in anticipo per consentire i controlli anti-Covid.